Tra le vette delle Alpi Albanesi: pace e natura autentica
Incastonate nella parte settentrionale del Paese, le Alpi Albanesi – note anche come le “Montagne Maledette” o Prokletije – offrono uno dei paesaggi più incontaminati d’Europa. Durante l’estate, queste montagne si trasformano in un vero paradiso naturalistico, lontano dal turismo di massa, dove trovare rigenerazione tra sentieri verdi, laghi glaciali e borghi sospesi nel tempo.
Molti viaggiatori che hanno già attraversato le celebri catene europee sono stupiti dalla bellezza autentica delle montagne d’Albania: un susseguirsi di valichi solitari, alpeggi silenziosi e panorami che cambiano a ogni passo. Il clima estivo, fresco e temperato, permette lunghe escursioni dalla mattina fino al tramonto, rendendo questa zona perfetta per chi cerca isolamento e riflessione o per gli appassionati di trekking e fotografia paesaggistica.
Particolarmente suggestiva è la regione di Theth, uno dei cuori pulsanti delle Alpi Albanesi. Il villaggio, un’oasi di pietra e legno tra le cime, è raggiungibile con una strada di montagna che si snoda tra cascate, gole profonde e boschi rigogliosi. Theth è una delle mete predilette per chi desidera vivere l’esperienza della natura selvaggia al 100%: niente resort, ma solo piccoli guesthouse familiari immerse nel verde, dove respirare la vera ospitalità albanese. Il Parco Nazionale di Theth si estende su oltre 2.600 ettari e include alcune delle più impressionanti formazioni geologiche della regione, come la Cascata di Grunas e l’iconico Kulla e Ngujimit, la “torre del sangue”.
Il Valbona Pass: un sentiero per l’anima
Altro punto imperdibile è la valle di Valbona, spesso collegata a Theth attraverso uno dei percorsi di trekking più spettacolari e amati dei Balcani: il Valbona Pass. Il tragitto, della durata di circa 6-8 ore, si snoda sui crinali delle montagne, permettendo di ammirare viste mozzafiato sulle valli sottostanti e sulle possenti cime che superano i 2000 metri. Durante il cammino, il silenzio è interrotto solo dal suono del vento e dallo scorrere dei ruscelli alpini. Qui il viaggiatore sperimenta una vera esperienza di connessione tra sé e la montagna, dove ogni pietra racconta di antichi spostamenti, generazioni di pastori e riti montani.
Valbona, come Theth, è anche un’ottima base per soggiorni estivi a ritmo lento. Nei mesi di luglio e agosto, la piana si colora di verde intenso e fioriture alpine, mentre l’aria profuma di pini e prati appena sfalciati. Non mancano piccole locande e rifugi dove gustare la gastronomia montana dell’Albania: formaggi freschi, byrek croccante alle erbe, agnello alla brace e miele selvatico.
Laghetti glaciali e meraviglie nascoste
Chi è alla ricerca di sorprese naturalistiche non dovrebbe perdere il lago Koman: un bacino artificiale attraversato da traghetti che collegano le zone isolate montane del nord, come Fierza e Bajram Curri. Il viaggio sul lago, spesso paragonato ai fiordi norvegesi, è un momento di puro stupore: le acque verde smeraldo si insinuano tra pareti ripide e foreste lussureggianti, creando uno spettacolo unico nel Sud Est Europa. Secondo la Lonely Planet, questa zona rappresenta una delle esperienze paesaggistiche più pure e incontaminate d’Europa.
Un altro gioiello meno conosciuto è il Lago di Jezerca, raggiungibile con escursioni più impegnative ma gratificanti: situato a oltre 1700 metri di altitudine, il lago raccoglie acque glaciali purissime in uno scenario lunare che incanta chiunque riesca a raggiungerlo. Lo circondano solo vette silenziose e cielo terso. Il luogo ideale per una pausa contemplativa, lontano da reti telefoniche e orologi.
Cultura e accoglienza nei villaggi alpini
Al di là dello spettacolo naturale, uno dei fattori che rende irrinunciabile una visita alle Alpi Albanesi è l’accoglienza delle comunità locali. Nelle aree di montagna – come Vermosh, Lepushe o Curraj i Epërm – vive una tradizione contadina ancora profondamente legata ai ritmi della terra. Qui, camminando lungo le strade sterrate, capita di essere invitati in casa per un caffè turco o una fetta di pane caldo con feta e miele. Ogni casa racconta una storia, un’usanza; ogni sorriso è sincero e disarmante.
Molti abitanti conservano ancora abiti tradizionali e strumenti antichi per la lavorazione della lana e del legno. Ogni estate, alcune comunità organizzano festival locali – come quelli a Tropojë – con balli tipici, piatti conviviali e canti gutturali che riecheggiano tra le colline. La cultura dell’Albania del Nord è forte, fiera, ma inclusiva: qui ogni forestiero viene trattato con la medesima ospitalità destinata a un parente di ritorno.
Luoghi per chi cerca rifugio e silenzio
Durante l’estate, le Alpi Albanesi si rivelano dunque una destinazione perfetta per i viaggiatori che cercano un’evasione dal frastuono urbano, una riconciliazione con la natura e con sé stessi. Grazie a una rete sempre più efficiente di sentieri e rifugi sostenibili, è possibile organizzare escursioni di più giorni in completa autonomia o con guide locali, spesso appassionate e profondamente legate alla propria terra.
Nonostante la crescente popolarità, l’area rimane poco toccata dal turismo di massa, preservando quell’atmosfera rarefatta e autentica difficile da trovare altrove. Un luogo perfetto per la meditazione, la scrittura, l’escursionismo o il semplice silenzio ammirando le stelle che, in queste notti chiare d’estate, sembrano a portata di mano.
Per chi ama viaggiare fuori dai sentieri battuti, le montagne dell’Albania possono ricordare per certi versi la grandezza dei fiordi norvegesi, seppur con un volto balcanico. Due anime diverse, ma accomunate dallo stesso spirito di distanza, libertà e meraviglia.
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