Tra monasteri arroccati e vigne millenarie
Incastonata tra Europa e Asia, la Georgia regala al viaggiatore un paesaggio incantevole che muta con le stagioni ma mantiene intatta la sua anima. La sua cultura antica, forgiata da secoli di incontri e conflitti tra imperi, si riflette nei monasteri medievali costruiti in luoghi quasi irraggiungibili e nelle tradizioni che si perdono nel tempo, come la vinificazione in qvevri, le antiche anfore interrate usate ancora oggi per produrre vino biologico secondo i dettami dell’UNESCO.
Proprio nel cuore della regione di Kakheti, la più famosa zona vinicola del paese, la vendemmia d’autunno è un rito che coinvolge intere comunità. Qui il vino non è solo bevanda: è racconto, eredità, spiritualità. Ogni bicchiere è frutto di uve raccolte a mano e fermentate in grandi giare d’argilla, un metodo che affonda le radici a 8.000 anni fa — patrimonio immateriale dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO.
I sapori e i paesaggi tra le colline e le vette
Il viaggio prosegue oltre le vigne, tra piatti fumanti e sorrisi accoglienti. Difficile resistere al khachapuri, una barca di pane farcita con formaggio fuso, uovo e burro; o al khinkali, un raviolo gigante ripieno di spezie e sapori del Caucaso. Esperienze culinarie che si fondono con l’ospitalità georgiana in una danza di sapori autentici.
Man mano che ci si allontana dalle verdi alture, si entra nel regno delle montagne. Il Grande Caucaso offre paesaggi vertiginosi e incontaminati. Passando per la celebre strada militare georgiana, uno dei più spettacolari percorsi alpini dell’Eurasia, si arriva al villaggio di Kazbegi (Stepantsminda), ai piedi del Monte Kazbek, una vetta sacra e magnifica.
Qui si trova uno degli scorci più fotografati di tutta la Georgia: il monastero di Gergeti, costruito nel XIV secolo sopra un picco isolato, circondato da una vista che sembra scolpita dagli dei. Il passato religioso si respira nella pietra e nel vento che soffia libero sopra i 2.000 metri di altitudine.
E a nord-est, in direzione delle regioni di Tusheti e Khevsureti, iniziano i sentieri prediletti dagli escursionisti: qui, per molte settimane dell’anno, villaggi isolati vivono ancora oggi secondo ritmi ancestrali, in sinergia con la montagna e con riti pagani che si fondono al cristianesimo ortodosso. È una destinazione turistica per chi cerca l’autenticità, dove il tempo sembra essersi fermato.
Tbilisi: il cuore pulsante
Ogni itinerario in Georgia, però, dovrebbe cominciare o concludersi a Tbilisi. Capitale dai mille volti, Tbilisi è il punto di contatto tra oriente e occidente, rappresentando una delle più dinamiche capitali del Caucaso. Passeggiate lungo la riva del fiume Kura, esplorate il quartiere Abanotubani con i suoi bagni sulfurei scavati nella roccia e lasciatevi stupire dall’architettura eclettica che mischia chiese ortodosse, palazzi zaristi e modernismo sovietico.
Nel cuore della città, la vita culturale pullula: tra gallerie d’arte, caffè letterari e musica tradizionale rielaborata in chiave contemporanea. È anche un punto di partenza ideale per esplorare l’intero paese. Le esperienze qui sono a portata di mano, ma mai scontate: Tbilisi è magnetica, una piccola grande metropoli che non smette di trasformarsi.
Per approfondire la scena culturale della capitale georgiana in estate puoi leggere Scopri la cultura e i paesaggi sorprendenti di Tbilisi: Estate nella capitale del Caucaso.
Estate in montagna, autunno fra vigneti, inverno sulle piste
La Georgia ha un volto per ogni stagione. In estate, i parchi montani tra Svaneti, Racha e Tusheti offrono trekking mozzafiato; la regione dell’Alto Svaneti, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, affascina con le sue torri difensive medievali e i villaggi remoti.
In autunno, la vendemmia chiama amanti del vino da ogni dove. Periodo ideale per esplorare la Kakheti, fare degustazioni nelle cantine locali e partecipare ai festival rurali nei borghi.
Anche l’inverno sorprende: la stazione sciistica di Gudauri, sull’altopiano del Caucaso, è tra le più promettenti dell’ex Unione Sovietica, tanto da attirare sciatori da Russia, Italia e Turchia. E mentre i pendii si coprono di bianco, batte il cuore caldo dell’ospitalità georgiana — torte ripiene, vino rosso e canti polifonici attorno al fuoco.
Un invito a vivere la Georgia con lentezza
Chi cerca un’alternativa alle mete più battute e desidera un’immersione completa nella natura, nella cultura e nelle tradizioni autentiche, trova nella Georgia una risposta coerente: pochi luoghi al mondo sanno offrire allo stesso tempo la verticalità delle Alpi, la spiritualità e la gastronomia del Mediterraneo, e l’intensità culturale dell’Asia Centrale.
Che si tratti di scoprire la Kakheti con le sue vigne, esplorare la magia rupestre di Uplistsikhe o abbandonarsi ai ritmi lenti di Tbilisi, ogni angolo della Georgia invita a un viaggio profondo, continuo e appassionante.
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