La celebrazione profonda del Día de los Muertos a Oaxaca
Nel cuore del Messico meridionale, la città storica di Oaxaca si trasforma ogni anno in un vivace altare collettivo durante il Día de los Muertos, il Giorno dei Morti. Questa destinazione turistica è considerata uno dei luoghi più autentici dove assistere a questa profonda celebrazione, riconosciuta dal patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO. A differenza di Halloween, il Día de los Muertos è un momento solenne e gioioso per onorare i defunti, riaffermando l’indissolubile legame tra la vita e la morte attraverso una simbologia coloratissima che abbraccia arte, musica, cibo e spiritualità.
I preparativi iniziano già dalle settimane precedenti il 1° e il 2 novembre, quando le strade si riempiono di mercati, fiori e artigianato. È un’esperienza comunitaria che coinvolge ogni quartiere, famiglia e artista di Oaxaca, regalando ai visitatori un’immersione completa nella cultura messicana.
Gli altari e l’arte effimera
Il nucleo della festa sono gli ofrendas, ovvero gli altari domestici e pubblici dedicati ai defunti. Coperti da cempasúchiles (i tradizionali fiori arancioni), offerte alimentari, fotografie e oggetti cari, gli altari diventano opere d’arte temporanee che raccontano storie pubbliche e private. Camminando per Oaxaca, ogni casa aperta per l’occasione rivela un altare minuzioso. Questo gesto d’invito alla comunità testimonia lo spirito inclusivo della città.
Le strade principali, come il Andador Macedonio Alcalá, si animano con esposizioni di arte e cultura popolare: tappeti realizzati con segatura colorata, calaveras (teschi decorativi) dipinti a mano e installazioni interattive organizzate da scuole, collettivi artistici e musei. Tra le più celebri vale la pena citare le creazioni del Museo Textil de Oaxaca, che fonde tradizione e creatività contemporanea.
Le comparsas: carnevali senza tempo
La notte prima del 1° novembre, Oaxaca si accende di una festosa vitalità: iniziano le comparsas, le processioni in costume più attese dell’anno. Accompagnati da bande musicali di ottoni e tamburi, gruppi mascherati sfilano danzando tra i quartieri, portando con sé scheletri giganti in cartapesta, burattini animati e candelabri. In questo turbinio di travestimenti, la città intera diventa palcoscenico e il confine tra pubblico e performer si dissolve.
Ogni quartiere – da Jalatlaco a Xochimilco – ha la propria comparsa organizzata dalle famiglie o dai comitati locali. È qui che l’essenza comunitaria si fonde con il folklore, offrendo agli spettatori una visione autentica del valore collettivo della celebrazione. L’atmosfera è paragonabile a un carnevale spirituale, dove si ride, si piange e si partecipa insieme.
Il sapore della tradizione: gastronomia del Día de los Muertos
Ogni stagione porta con sé sapori, ma quella del Día de los Muertos a Oaxaca è un trionfo di ricette antiche e ingredienti rituali. Il pan de muerto, dolce soffice cosparso di zucchero, viene preparato in diverse varianti regionali. Ma la vera regina della tavola è la mole negra, una salsa ricca e complessa fatta di oltre 20 ingredienti, tra cui cioccolato, peperoncino, spezie e semi. Viene servita su carne d’agnello o pollo ed è presente su quasi ogni ofrenda.
Nel mercato 20 de Noviembre, uno dei più importanti della città, si possono gustare specialità tradizionali come i tamales avvolti in foglie di banano e i dolci a base di amaranto e zucca. Una visita in questo mercato locale durante le celebrazioni è un’esperienza sensoriale totale: il profumo dei fiori, l’aroma del cacao e la vivacità rumorosa della folla creano un ambiente magico.
Luoghi sacri e cimiteri illuminati
Particolarmente toccanti sono le visite notturne ai cimiteri di Oaxaca. La sera dell’1 novembre, le famiglie si radunano sulle tombe per ricordare i propri cari, adornandole con fiori, candele e cibo. Nel Panteón General e nel cimitero di Xoxocotlán, alle porte della città, si assiste a uno spettacolo di luci e silenzio, canto e contemplazione. Centinaia di candele illuminano le lapidi, creando un paesaggio evocativo e spirituale.
Molti visitatori scelgono di soggiornare nei pressi di Xoxocotlán proprio per assistere a queste commemorazioni intime. L’esperienza, però, richiede rispetto profondo e discrezione, poiché si tratta di momenti sinceri in cui la morte viene vissuta non come tragedia, ma come nostalgia della bellezza perduta e speranza nella continuità familiare.
Un’eredità viva tra passato e presente
Il Día de los Muertos a Oaxaca è molto più di un evento folkloristico: è l’espressione vibrante di un bagaglio spirituale che affonda le radici nella cultura zapoteca e mixteca precolombiana. Ciò che stupisce è come queste tradizioni resistano alla modernità, rinnovandosi ogni anno con arte urbana, laboratori culturali e progetti educativi locali rivolti ai più giovani.
Nelle settimane precedenti la festività, numerose organizzazioni e musei propongono percorsi didattici per turisti e studenti, con visite guidate e workshop. Alcune delle iniziative più coinvolgenti sono curate dalla Casa de la Ciudad, un punto di riferimento per lo sviluppo urbano sostenibile e culturale nella città oaxaqueña.
La vitalità con cui Oaxaca protegge e rigenera le proprie tradizioni dovrebbe ispirare altre destinazioni turistiche nel mondo. Chi visita in questi giorni torna a casa con un messaggio potente: la morte non è una fine, ma una presenza costante da accogliere, raccontare, trasformare in arte e memoria condivisa.
Se sei in cerca di nuove ispirazioni per i tuoi viaggi d’autunno, puoi scoprire anche avventure inaspettate d’autunno nel cuore del Guatemala, che rappresentano una meravigliosa alternativa culturale in America Latina.
Lasciati sorprendere dalle emozioni uniche che queste feste sono in grado di suscitare: esplora altre offerte tematiche e destinazioni sensoriali pubblicate da OffriViaggi per vivere le tradizioni più autentiche con i migliori operatori turistici.